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Le analisi microbiologiche delle acque si riferiscono a un particolare procedimento che consente di individuare eventuali batteri nelle acque e altri microrganismi in essa presenti. Tale servizio può essere erogato unicamente nel rispetto di rigorosi standard e da aziende in possesso di certificazioni ed attestati ufficiali. L’obiettivo dell’analisi microbiologica (che avviene attraverso il campionamento delle acque) è quello di monitorare le soglie previste per legge.
Le analisi microbiologiche delle acque si riferiscono a un particolare procedimento che consente di individuare eventuali batteri nelle acque e altri microrganismi in essa presenti. Tale servizio può essere erogato unicamente nel rispetto di rigorosi standard e da aziende in possesso di certificazioni ed attestati ufficiali. L’obiettivo dell’analisi microbiologica (che avviene attraverso il campionamento delle acque) è quello di monitorare le soglie previste per legge.
Il laboratorio dedicato a questa tipologia di analisi è gestito da professionisti qualificati e dotato di tecnologie avanzate, che garantiscono un’ analisi estremamente dettagliata e periodica, ai fini di un totale controllo della potabilità delle acque. Le analisi microbiologiche delle acque vengono eseguite su campioni di acqua e i parametri microbiologici (anche detti batteri indicatori) assumono notevole importanza nella determinazione della qualità dell’acqua e della sua potabilità.
Le analisi dell’acqua potabile sono anche finalizzate ad escludere la presenza di batteri indicatori ovvero: escherichia coli, batteri coliformi, Clostridium perfringens, Pseudomonas aeruginosa, Clostridium perfringens ed enterococchi che indicano la presenza di microrganismi patogeni e altamente pericolosi in grado di veicolare malattie come la Salmonella e la legionellosi.
Le analisi microbiologiche delle acque servono a quantificare la percentuale di microrganismi presenti e ad evidenziare i batteri indicatori, che ne determinano qualità e potabilità. Nell’eventualità vengano rilevati tali microrganismi si presume anche la presenza di patogeni estremamente pericolosi per la salute.
Per questo motivo le analisi microbiologiche vengono effettuate periodicamente e regolarmente attraverso il campionamento dell’acqua così da poter intervenire ripristinando la qualità delle stesse, laddove si verifichi il superamento dei limiti previsti dal Decreto legislativo n. 31/2001, integrato e modificato con il Decreto legislativo n. 27/2002, o nel caso si evidenzino situazioni di alto rischio.
Per definizione l’acqua potabile deve essere limpida, inodore, incolore, innocua e priva di microrganismi patogeni e sostanze nocive per l’uomo. Secondo il Decreto legislativo 31/2001, ciò viene verificato attraverso il controllo di 53 parametri di acqua potabile così suddivisi:
Parametro microbiologico | Valore di parametro (numero/100 ml) |
Enterococchi |
0 |
Escherichia coli |
0 |
Per le acque in vendita in bottiglie o contenitori sono applicati i seguenti valori: |
|
Escherichia coli |
0/250 ml |
Enterococchi |
0/250 ml |
Pseudomonas aeruginosa |
0/250 ml |
Le analisi microbiologiche dell’acqua possono essere svolte unicamente da enti certificati. Si richiede nello specifico che laboratori o appaltatori applichino precise e rigorose pratiche di gestione della qualità dell’acqua conformemente a quanto previsto dalla normativa UNI EN ISO/IEC 17025 o equivalenti. I laboratori devono essere conformi a tale normativa e certificati da Accredia, l’Ente Italiano di Accreditamento.
Tale titolo rappresenta una garanzia di competenze tecniche, gestionali e affidabilità dei dati prodotti e assicura l’utilizzo di strumentazione efficace e avanzata, reagenti e materiali idonei, oltre al mantenimento di condizioni ambientali tali da non alterare i dati analizzati.
Come accennato precedentemente, le analisi microbiologiche delle acque sono finalizzate ad individuare eventuali batteri nelle acque e devono presentare determinati parametri ai fini di garantire la potabilità e la salubrità dell’acqua in oggetto. Tali parametri vengono definiti attraverso l’esame e il rilevamento di: Coliformi Totali, Escherichia Coli, Enterococchi, Clostridium perfringens, Pseudomonas aeruginosa, Gram-negativo, Colonie a 37°C e 22°C.
I batteri coliformi appartengono alla famiglia delle Enterobacteriaceae, sono diffusi nel suolo, nell'acqua e nell’ambiente in generale e sono, in parte, abitualmente presenti nell’intestino sia di uomini che animali. Il cloro è utilizzato nella disinfezione di acqua potabile da batteri di questa categoria. L’acqua che presenta coliformi non è da considerarsi potabile e il limite fissato per legge è pari a zero unità formanti colonie per 100 ml di acqua.
Escherichia Coli è una specie batterica termoresistente che prolifera naturalmente nell’ intestino umano e in quello animale. La presenza di Escherichia Coli nelle acque determina certamente una contaminazione fecale; il batterio deve essere assente in 100 ml (250 ml per le acque imbottigliate) del campione analizzato. Anche in questo caso, l’utilizzo del cloro ne elimina totalmente la presenza.
Gli Enterococchi, anch’essi ospiti abituali del nostro intestino, hanno capacità di sopravvivenza nettamente superiori a quelle dei Coliformi e di Escherichia Coli. Anche in questo caso l’eventuale contaminazione è di origine fecale e devono essere assenti in 100 ml (250 ml per le acque imbottigliate) del campione analizzato. Il cloro gioca anche in questo caso un ruolo fondamentale nell’eliminazione degli enterococchi dall’acqua.
La maggior parte di questi batteri prolifera negli strati superficiali del suolo ed è presente nelle acque laddove l’origine dell’inquinamento non è recente. Questa specie batterica deve essere assente in 100 ml di campione analizzato, affinché l’acqua analizzata sia ritenuta potabile.
Si tratta di un microrganismo ambientale rilevabile in condizioni di stagnamento dell’acqua. Si insidia normalmente nei serbatoi, nei rompigetto oppure nelle apparecchiature domestiche per il trattamento di acque potabili e può raggiungere cariche batteriche molto elevate. Non deve essere presente in un campione di 100 ml di acqua (in 250 ml per le acque imbottigliate). In questo caso il disinfettante più efficace è l'acido peracetico. E’ consigliata un’azione meccanica per rimuovere il biofilm dai condotti.
Le colonie batteriche a 37° C sono formate da germi di origine umana o animale rilevabili anche negli strati superficiali del terreno. Il valore di riferimento in questo caso è 10 UFC (unità formanti colonia) in 1 ml di acqua analizzata, 20 UFC per l’acqua imbottigliata.
Il valore Colonie a 22° C si riferisce invece alle specie microbiche sporigene, cromogene, putrefattive, ...
Anche in questo caso abbiamo un valore di riferimento di 100 UFC (unità formanti colonia) in 1 ml di campione analizzato. Il valore limite esiste invece per le acque imbottigliate e corrisponde a 100 UFC/ml.
Un’analisi accurata prevede che il prelievo venga eseguito in modo accurato e corretto, attraverso un meticoloso campionamento delle acque. Le analisi microbiologiche standard rilevano la presenza dei parametri sopracitati. I batteri vengono raccolti attraverso campioni e successivamente coltivati in laboratorio a temperatura adeguata. Il terreno colturale può presentare nutrienti così da permettere una crescita efficace, ma è possibile anche isolare il batterio interessato.
Nel laboratorio vengono applicate metodiche analitiche ufficiali accreditate dall’Ente Italiano di Accreditamento, come previsto dalla normativa europea UNI CEI EN ISO/IEC 17025. Le analisi microbiologiche si applicano, di norma, unicamente alle acque potabili e hanno l’obiettivo di definirne le caratteristiche microbiologiche. Ciò avviene attraverso l’impiego di tecniche che consentono di rilevare oppure escludere la presenza di batteri e di inquinamento fecali, pericoloso per la salute.
Tali indagini mostrano informazioni dettagliate sulla presenza di agenti patogeni, e più precisamente:
La differenza tra analisi chimiche e microbiologiche intercorre prevalentemente nella tipologia dei valori ricercati.
Le analisi chimiche condotte da un laboratorio certificato consentono una valutazione precisa, oggettiva e di carattere scientifico relativa alla qualità delle acque in esame. L’attività viene svolta su acque sotterranee, reflue o di superficie e secondo gli standard di settore. L’analisi chimica viene eseguita per rilevare i valori di calcio e magnesio nell’acqua, traducibili in durezza e avviene attraverso complessometria, ovvero titolando con una soluzione a concentrazione nota di acido etilendiamminotetraacetico, ovvero del sale bisodico con o senza magnesio e calcio.
Questo tipo di durezza è temporanea in quanto, in seguito ad ebollizione, i valori mutano considerevolmente. Ecco l’elenco dei maggiori parametri analizzati:
Il costo di un’analisi microbiologica delle acque può variare in funzione alle tipologie di analisi richieste. E’ fondamentale rivolgersi ad un laboratorio accreditato, che disponga della giusta attrezzatura e impieghi unicamente personale certificato.
New Eco è il tuo partner nelle analisi microbiologiche e chimiche delle acque: contattaci compillando il form e richiedi la tua consulenza.
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