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Le emissioni in atmosfera sono uno dei fattori di maggiore impatto ambientale, provocati dagli scarti industriali. L’inquinamento atmosferico è una modificazione dell’aria causata dall’introduzione di una o più sostanze che possono costituire un pericolo per la salute umana o per l’ambiente in generale.
Anzitutto si definisce emissione una sostanza solida, liquida o gassosa introdotta nell’atmosfera che provoca inquinamento. Ogni azienda coinvolta in qualsivoglia processo produttivo è tenuta ad ottenere un’autorizzazione per le emissioni prodotte; l’ente preposto varia in base alla regione, esistono diversi metodi di campionamento legati alle analisi di emissioni in atmosfera.
La Parte Quinta del D.Lgs. n. 152/06, d.Lgs. n. 133/05, d.m. 5 febbraio 1998 e s.m.i. (Norme in materia di tutela dell’aria e di riduzione delle emissioni in atmosfera) disciplina le attività industriali che producono emissioni in atmosfera.
Tale decreto, nelle sue parti, definisce le attività e gli impianti soggetti a regolamentazione, le prescrizioni , i valori limite da rispettare e le modalità di gestione.
Il monitoraggio delle emissioni ha lo scopo di valutare e determinare, nel tempo, attraverso particolari sistemi sia periodici che continuati, i livelli di inquinamento ambientale, ai fini di evitare danni irreversibili verso l’ambiente e le persone.
Il monitoraggio coinvolge il controllo della qualità e del livello degli agenti atmosferici ed è possibile unicamente attraverso l’impiego di strumenti di precisione e personale altamente qualificato. Occorre affidare il monitoraggio delle emissioni ad aziende qualificate che propongano soluzioni all’avanguardia e sistemi di monitoraggio completi
Sono tre le tipologie principali di monitoraggio:
Il campionamento ambientale delle emissioni è da considerarsi come la prima fase dell’analisi, il cui principio si basa unicamente sull’estrazione, attraverso un sistema appropriato, di una nota quantità di aria da inviare successivamente ad analisi.
Il piano di campionamento deve avere specifici requisiti:
La raccolta dei dati attraverso campionamento in situ prevede appunto l’estrazione, attraverso l’attrezzatura adeguata, di una specifica quantità di aria da inviare successivamente ad analisi.
Secondo la normativa UNI EN 14181:2015 il punto di prelievo deve essere posizionato secondo quanto previsto dalla norma UNI EN 15259:2008.
Le postazioni di prelievo devono essere facilmente accessibili dal personale ispettivo, in totale sicurezza e devono essere caratterizzate da determinate dimensioni che consentano il campionamento.
Devono, inoltre, fornire un sistema che consenta di trasportare i campionamenti in quota: montacarichi, carrucole, piattaforme, etc.
Gli strumenti utilizzati sono vari e di diverse dimensioni: onde, trappole, sistema refrigerante (per mantenere a temperatura eventuali soluzioni impiegate), campionatore (ovvero l’unità di aspirazione e di misura del gas campionato composto da pompa flussimetro contatore volumetrico e misuratore di temperatura e pressione).
New Eco, azienda accreditata Accredia, avvia analisi con apparecchiature all’avanguardia conformemente a quanto previsto dalle normative UNI 158/88 e ISO UNI CEI EN 17025. Le analisi sono finalizzate, appunto, alla ricerca di sostanze che alterino l’aria, aumentandone il livello di inquinamento. I gruppi di analisi vengono definiti in base alla necessità autorizzative e i risultati vengono inviati non solo al cliente ma anche all’Ente che ha rilasciato l’autorizzazione.
Se stai cercando un’azienda affidabile e certificata per l’analisi delle emissioni in atmosfera causate dalla tua attività, contattaci ora: New Eco è il tuo business partner ideale.
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