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Il radon è un gas radioattivo naturale, inodore e invisibile, che si forma dal decadimento dell'uranio presente nel suolo e nelle rocce. Si tratta di un agente cancerogeno ben documentato: è la seconda causa principale di cancro ai polmoni dopo il fumo di sigaretta. Le concentrazioni più pericolose si accumulano negli edifici poco ventilati, dove il gas si infiltra dal suolo, aumentando il rischio di esposizione per chi vi abita o lavora.
Il radon è presente in vari tipi di suoli e rocce, soprattutto in aree con una maggiore concentrazione di uranio, come zone vulcaniche o granitiche. In Italia, le regioni a rischio includono Lazio e Campania. Tuttavia, il gas può infiltrarsi anche in edifici situati su terreni meno pericolosi, penetrando attraverso crepe nelle fondamenta, tubazioni e sistemi di drenaggio.
L'esposizione al radon rappresenta un grave rischio per la salute, in particolare per i polmoni. È responsabile di una percentuale significativa dei casi di cancro ai polmoni a livello mondiale, con una maggiore incidenza nei fumatori. L'inalazione prolungata delle particelle radioattive rilasciate durante il decadimento del radon può danneggiare il DNA delle cellule polmonari, provocando mutazioni cancerogene. Anche piccole concentrazioni di radon presenti nelle abitazioni possono contribuire a lungo termine all'insorgenza di tumori.
Il radon è un gas nobile radioattivo, incolore e inodore, generato continuamente dalla crosta terrestre attraverso il decadimento dell'Uranio-238. Essendo un gas nobile, è chimicamente poco reattivo, ma il suo pericolo deriva dalla radioattività. Il radon è circa otto volte più pesante dell'aria, il che lo porta a concentrarsi nei livelli più bassi degli edifici, come cantine, seminterrati e vespai. Questo accumulo aumenta il rischio di esposizione, in quanto, se inalato, il radon può trasformarsi in particelle radioattive che rimangono nei polmoni, aumentando il rischio di tumori.
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L'isotopo più comune e pericoloso del radon è il radon-222, che ha un'emivita di circa 3,8 giorni. Durante il processo di decadimento radioattivo, il radon-222 si trasforma in una serie di isotopi, come il polonio-218, il piombo-214 e il bismuto-214, emettendo particelle alfa (α) altamente ionizzanti. Queste particelle non penetrano profondamente nei tessuti esterni, ma diventano estremamente pericolose se inalate, poiché possono aderire ai tessuti polmonari e continuare a emettere radiazioni, provocando danni cellulari irreversibili e aumentando il rischio di sviluppare tumori polmonari.
La normativa italiana, in linea con la Direttiva Europea 2013/59/Euratom, stabilisce dei livelli di riferimento per la concentrazione di radon in aria, espressi in Becquerel per metro cubo (Bq/m³). Il Decreto Legislativo 31 Luglio 2020 n. 101 fissa a 300 Bq/m³ il livello di riferimento per le abitazioni esistenti e per i luoghi di lavoro, in linea con la Direttiva Europea. Per le abitazioni di nuova costruzione, invece, a partire dal 31 dicembre 2024, il limite si abbassa a 200 Bq/m³. È importante sottolineare che questi valori rappresentano delle soglie di attenzione e non garantiscono l'assenza di rischi. Per questo motivo, è sempre consigliabile monitorare la concentrazione di radon negli ambienti chiusi e adottare misure di mitigazione qualora i livelli superino i limiti di legge.
Il radon è rappresentato dal simbolo chimico "Rn" e si trova nel gruppo dei gas nobili nella tavola periodica degli elementi. Tuttavia, a differenza di altri gas nobili come l'elio o il neon, il radon è radioattivo e pericoloso. Si forma naturalmente dal decadimento di elementi radioattivi come uranio e torio, presenti in tutte le rocce e i suoli.
Il radon è una delle principali cause di esposizione alle radiazioni ionizzanti per la popolazione generale. Le particelle alfa emesse durante il decadimento del radon possono causare danni al DNA delle cellule polmonari, portando alla formazione di tumori maligni. Sebbene il rischio sia maggiore per i fumatori, anche i non fumatori esposti al radon per lunghi periodi sono a rischio di sviluppare il cancro ai polmoni.
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Il radon è un pericolo invisibile che può compromettere gravemente la salute umana. Misurazioni regolari e l'adozione di misure preventive come una ventilazione adeguata e la sigillatura delle fondamenta sono fondamentali per ridurre il rischio di esposizione. La sensibilizzazione pubblica e l'implementazione di normative più rigide sono cruciali per limitare gli effetti di questo gas radioattivo. Per proteggere la tua casa e la tua famiglia, considera l'opzione di affidarti a professionisti esperti come Lab New Eco, che offrono servizi di rilevazione del radon e possono aiutarti a comprendere i livelli presenti nella tua abitazione.
Contatta New Eco per maggiori informazioni o per analisi di laboratorio volte all'individuazione del gas radon in abitazioni o luoghi di lavoro
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