Analisi acque potabili e normativa

Analisi acque potabili: normativa 2023 tutte le novità (d.lgs. 18/2023)

La qualità dell’acqua potabile è molto importante per il nostro benessere e le analisi ad essa dedicate sono utili nella prevenzione della proliferazione di alcuni batteri e virus, causa di patologie gravi e pericolose per la salute umana

A tal proposito, a partire dal 21 marzo 2023 è entrato in vigore il nuovo Decreto Legislativo 18/2023 che disciplina la qualità dell’acqua destinata al consumo umano, abrogando il vecchio Decreto Legislativo 31/2001.

Le analisi delle acque potabili vengono quindi regolate da una normativa che prevede nuovi obblighi anche per gli amministratori di condominio e che regola la frequenza nonché le modalità con cui effettuare le analisi, oltre a stabilire gli obblighi legati alla qualità dell’acqua.

Leggi il nostro approfondimento e scopri la nuova normativa 2023 per l’analisi delle acque potabili, chi deve eseguirle e tutte le novità che devi assolutamente sapere!

Analisi Microbiologiche delle Acque Potabili: cosa sono? 

Le analisi microbiologiche delle acque potabili sono indagini essenziali che permettono di ricercare, identificare e determinare la presenza di microrganismi (come batteri, muffe, lieviti e virus) nocivi per la salute umana all’interno dell’acqua potabile. 

Un servizio, questo, che può essere fornito unicamente da laboratori di analisi acque potabili autorizzati, ma soprattutto certificati, che operino nel rispetto degli standard in vigore, monitorando le soglie da essi previste. 

Le analisi determinano la potabilità dell’acqua e devono essere svolte, con l’obbligo di una certa frequenza, attraverso un processo che vede il campionamento dell’acqua che consente di intervenire, laddove necessario, ripristinando l'equilibrio e la salubrità.

Analisi acque potabili: normativa aggiornata 2023 (d.lgs. 18/2023 acqua)

Il nuovo decreto legislativo aggiornato al 2023 (d.lgs. 18/2023), prevede la conformità con i requisiti minimi in tema di qualità e salubrità al momento del consumo diretto, la cui rispondenza viene regolamentata dalla sorveglianza da parte delle autorità sanitarie nonché dei gestori idrici (enti pubblici, aziende private o partnership pubblico-privato, a seconda delle leggi e delle politiche locali).

Vigono controlli interni (obbligatori per il gestore) ed esterni (svolti dall’Azienda sanitaria locale competente) che consentono di emettere il giudizio di idoneità al consumo umano.

Dal punto di vista organizzativo, l’Autorità Sanitaria Territoriale deve predisporre un piano annuale che regoli la frequenza delle analisi

Inoltre, il  d.lgs. 18/2023 acqua detta diverse disposizioni relative ai punti in cui avviene il prelievo dell’acqua destinata al consumo umano, dove occorre necessariamente monitorare particolari parametri tra cui, ad esempio, la qualità microbiologica e chimica

Le acque coinvolte sono: quelle destinate ad uso umano, quelle sotterranee e quelle a contatto diretto con l’uomo come, ad esempio, quelle delle piscine. 

Nel dettaglio il nuovo decreto 2023 per l’analisi della potabilità dell’acqua prevede :

  • Elaborazione del Piano di Sicurezza Acque (PSA) un programma che determina e implementa l'analisi del rischio della filiera idro-potabile delineandola attraverso fasi di valutazione, gestione del rischio, comunicazione e azione;
  • Elaborazione annuale del Piano Analitico e di Campionamento;
  • Esecuzione delle analisi;
  • Valutazione del rischio da accorpare a DVR o HACCP;
  • Segnalazione di superamento dei limiti alle autorità di supervisione.

Un nuovo paradigma: l’approccio basato sul rischio

La novità principale del D.Lgs. 18/2023 è l'introduzione dell'approccio alla sicurezza dell'acqua basato sul rischio. Questo approccio si propone di proteggere le risorse idriche non solo da eventi pericolosi di qualsiasi natura, compresi i cambiamenti climatici, ma anche di concentrare tempo e risorse verso i rischi più significativi. In pratica, questo significa che il decreto richiede un controllo olistico dell'acqua, assicurando che siano messi in atto gli interventi più efficaci, anche sotto il profilo dei costi, per garantire la sicurezza dell'approvvigionamento idrico.

Contaminanti: limiti più severi e nuovi parametri

Il decreto impone limiti più restrittivi per alcuni contaminanti e aggiunge nuove sostanze all'elenco dei parametri chimici da analizzare. Questo rappresenta un passo importante nella protezione della qualità dell'acqua potabile distribuita.

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Nuovi Enti per un Controllo Efficace

Per garantire l'attuazione efficace delle nuove disposizioni, il decreto istituisce due nuovi enti:

  • CeNSiA (Centro Nazionale per la Sicurezza delle Acque): Questo ente avrà il compito di supervisionare e monitorare la sicurezza delle risorse idriche a livello nazionale. Sarà un pilastro fondamentale nella protezione dell'acqua e nell'identificazione dei rischi.
  • AnTeA (Anagrafe Territoriale Dinamica delle Acque Potabili): rappresenta un sistema informativo centralizzato per tenere traccia delle risorse idriche potabili a livello territoriale. Questo consentirà un controllo più efficiente e una risposta rapida alle sfide emergenti.

Minori perdite sulla rete idrica

Il decreto dispone che i gestori di almeno 10.000 m3 di acqua al giorno o di un bacino di almeno 50.000 persone si occupino di valutare le perdite sulla rete idrica e successivamente di considerare i potenziali interventi per la loro riduzione.

Comunicazioni trasparenti per i cittadini

il D.Lgs. 18/2023 introduce un nuovo standard di trasparenza. Ogni anno, i cittadini riceveranno una comunicazione, sia in bolletta che in via telematica, che fornirà informazioni chiare sulla fornitura idrica, sui controlli effettuati e sulla purezza dell'acqua potabile. Questo mette il potere nelle mani dei cittadini, consentendo loro di essere informati sulla qualità dell'acqua che consumano.

Nuovi obblighi per gli amministratori di condominio (d.lgs. 18/2023 acqua)

Per quanto riguarda il ruolo dell’amministratore di condominio, sono inoltre previsti nuovi obblighi in qualità di responsabile del sistema idropotabile, e più precisamente:

  • Valutazione del rischio; 
  • Adozione di misure preventive e correttive; 
  • Valutazione e conformità dei parametri analitici.

Chi deve fare le analisi della potabilità dell’acqua?

Il decreto 18/2023 obbliga gli amministratori di condominio oppure i responsabili del sistema idro-potabile a richiedere l’analisi della potabilità e salubrità delle acque.

L'ASL territoriale è incaricata della verifica delle acque destinate al consumo umano conformemente a quanto previsto dal decreto, attraverso programmi di controllo regionali che prevedono l'ispezione degli impianti e il prelievo di campioni.

Sanzioni previste dalla normativa 2023

L’inosservanza degli obblighi dettati dalla normativa è soggetta al pagamento di una sanzione amministrativa da 4.000 a 24.000 euro.

Frequenza e routine dei Controlli dell'Acqua Potabile

In base a quanto stabilito dal d.lgs. 18/2023 viene richiesto alle autorità competenti di mettere in campo adeguati programmi di controllo sulla filiera idro-potabile. Ciò dev’essere fatto assieme alle autorità sanitarie locali di competenza e delle agenzie SNPA (Sistema Nazionale Protezione Ambiente).

Tali programmi vengono suddivisi dalla normativa in: 

  • Controlli esterni: realizzati dal gestore, attraverso laboratori di analisi chimiche di proprietà o di proprietà di altri gestori del servizio idrico integrato.
  • Controlli interni: realizzati dalle aziende sanitarie locali, coadiuvate dalle Province Autonome o dalle Regioni.

Per i controlli esterni, il numero di campionamenti annuali è da verificare all’interno della tabella 1 dell’allegato II della normativa, mentre per i controlli interni, l’Azienda Sanitaria Territoriale concorda con l’ente o il responsabile la frequenza dei prelievi. 

I programmi di controllo sono i seguenti:

  • La suddivisione dei campioni nel corso dell'anno secondo quanto disciplinato dall'allegato II. 
  • Il monitoraggio costante delle sostanze presenti nell'elenco di controllo aggiornato dalla Commissione europea, in cui troviamo: microplastiche, prodotti farmaceutici ed elementi interferenti endocrini;
  • La verifica degli standard contenuti nell'allegato sui requisiti minimi in merito ai valori ammessi per i parametri microbiologici, i parametri chimici e i parametri indicatori;
  • Le ispezioni sanitarie di tutte le aree di prelievo, di quelle di trattamento, di stoccaggio e di distribuzione delle acque.

Quando fare le analisi delle acque potabili

È importante effettuare test sull’acqua potabile almeno una volta l’anno, soprattutto nel caso in cui si verifichino eventi legati ad inquinamento o cambiamenti improvvisi rispetto alla fonte dell’acqua.

Si raccomanda di monitorare in modo costante e continuativo l’acqua potabile in modo da rilevare ogni possibile problema e garantire in questo modo la salute e la sicurezza del singolo, delle famiglie e dell’intera collettività. Per maggiori informazioni rispetto alla frequenza delle analisi, si consiglia di consultare ed attenersi sempre alle linee guida regionali e nazionali.

Parametri chiave per la potabilità dell’acqua: i 53 parametri

L’acqua potabile destinata al consumo umano deve avere caratteristiche specifiche ed evidenti, oltre ad essere priva di organismi oppure sostanze chimiche pericolose per la salute umana.

L’analisi dell’acqua potabile prevede il controllo di 53 parametri, così suddivisi:

  • 28 parametri relativi ad elementi indesiderabili e tossici, per cui sono previsti limiti imperativi di concentrazione (salvo concessione di deroghe);
  • 21 parametri indicatori, riguardanti elementi caratterizzanti, che vedono valori consigliati che non dovrebbero essere superati;
  • 2 parametri microbiologici (5 per le acque messe in vendita in bottiglia o in contenitori);
  • 2 parametri di radioattività.

Ecco la tabella contenente tutti i parametri necessari per la potabilità dell’acqua.

Parametri microbiologici:

   
Parametro Valore di parametro (numero/100 ml)  
Escherichia coli (E. coli) 0  
Enterococchi 0  

Per le acque messe in vendita in bottiglie o contenitori sono applicati i seguenti valori:

   
Parametro Valore di parametro (numero/100 ml)  
Escherichia coli (E. coli) 0/250 ml  
Enterococchi 0/250 ml  
Pseudomonas aeruginosa 0/250 ml  
Conteggio delle colonie a 22°C 100/ml  
Conteggio delle colonie a 37°C 20/ml  

Parametri chimici:

   
Parametro Valore di parametro Unità di misura
Acrilammide 0.1 µg/l
Antimonio 5 µg/l
Arsenico 10 µg/l
Benzene 1 µg/l
Benzo(a)pirene 0.01 µg/l
Boro 1 mg/l
Bromato 10 µg/l
Cadmio 5 µg/l
Cromo 50 µg/l
Rame 1 mg/l
Cianuro 50 µg/l
1, 2 dicloroetano 3 µg/l
Epicloridrina 0.1 µg/l
Fluoruro 1.5 mg/l
Piombo 10 µg/l
Mercurio 1 µg/l
Nichel 20 µg/l
Nitrato (come NO 3 ) 50 mg/l
Nitrito (come NO 2 ) 0.5 mg/l
Antiparassitari 0.1 µg/l
Antiparassitari-Totale 0.5 µg/l

Idrocarburi policiclici aromatici (somma delle concentrazioni dei composti specifici)

0.1 µg/l
Selenio 10 µg/l
Tetracloroetilene,Tricloroetilene (somma delle concentrazioni dei parametri specifici) 10 µg/l
Trialometani-Totale (somma delle concentrazioni di composti specifici) 30 µg/l
Cloruro di vinile 0.5 µg/l
Clorito 700 µg/l
Vanadio 140 µg/l

Parametri indicatori:

   
Parametro Valore di parametro Unità di misura
Alluminio 200 µg/l
Ammonio 0.5 mg/l
Cloruro 250 mg/l
Clostridium perfringens (spore comprese) 0 numero/100 ml
Colore Accettabile per i consumatori e senza variazioni anomale
Conduttività 2500 µScm-l a 20°C
Concentrazione ioni H+ tra 6,5 e  9,5 unità pH
Ferro 200 µg/l
Manganese 50 µg/l
Odore Accettabile per i consumatori e senza variazioni anomale
Ossidabilità 5 mg/l O 2
Solfato 250 mg/l
Sodio 200 mg/l
Sapore Accettabile per i consumatori e senza variazioni anomale
Conteggio delle colonie a 22 °C Senza variazioni anomale
Batteri coliformi a 37°C 0 Numero/100 ml
Carbonio organico totale (TOC) Senza variazioni anomale
Torbidità Accettabile per i consumatori e senza variazioni anomale
Durezza valori consigliati: 15-50° F (il limite inferiore vale per le acque sottoposte a trattamento di addolcimento o di dissalazione)  
Residuo secco a 180°C valore massimo consigliato: 1500 mg/l.  
Disinfettante residuo valore minimo consigliato 0,2 mg/l (se impiegato).  

Radioattività:

   
Parametro Valore di parametro Unità di misura
Trizio 100 Bequerel/l
Dose totale indicativa 0.1 mSv/anno

 

Tempi minimi di analisi per l'acqua potabile

I campioni soggetti a deterioramento richiedono un'analisi entro un giorno dalla raccolta.

Per quanto riguarda i parametri chimici, ad eccezione del BOD 5 (ovvero il parametro che misura la quantità di ossigeno richiesta dai microrganismi per biodegradare la materia organica presente in una determinata quantità di acqua in un periodo di 5 giorni), definiti nel Piano Diagnostico, è necessario condurre le analisi entro un periodo di tempo compreso tra tre e quattro ore dall'apertura dei campioni.

Nel caso di parametri microbiologici, si inizia con l'apertura del campione e l'avvio delle procedure di analisi. Nella tabella che segue, sono indicati i tempi minimi richiesti per completare le analisi microbiologiche e il BOD 5.

Parametro Tempi minimi per concludere l’analisi
BOD 5 120 ore (5 giorni)
Escherichia coli 24 ore
Enterococchi 48 ore
Salmonella 72 ore
Saggio di tossicità 24 – 48 ore

 

Laboratori di Analisi Acque Potabili

Le analisi dei parametri delle acque potabili devono e possono essere eseguite unicamente da laboratori autorizzati e certificati, dotati di infrastrutture adeguate incaricate di effettuare test chimici e microbiologici, essenziali per verificare e quantificare la presenza di sostanze chimiche o batteriche considerate nocive per la salute umana.

I laboratori verificano che l'acqua soddisfi o meno i requisiti stabiliti dalle normative, inclusi i limiti di contaminanti chimici e microbiologici attraverso personale qualificato, con competenze specifiche e supportato da strumentazione adeguata tra cui spettrofotometri, cromatografi, microscopi, incubatori, apparecchiature per la misurazione dei parametri fisici, e altro.

Tali laboratori devono operare in conformità agli standard di riferimento, alle linee guida locali, nazionali e internazionali che regolano l'analisi delle acque potabili, producendo registri accurati di tutte le analisi svolte, che includano le metodologie utilizzate, i risultati ottenuti e le condizioni operative.

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